Contenuti

Revisione scientifica a cura di:
Martin Gschwender
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Revisione scientifica a cura di:
Martin Gschwender
In sintesi
- L’intestino è diviso fondamentalmente in tre sezioni: intestino tenue, intestino crasso e intestino retto.
- Tutti sanno che il compito dell’intestino è digerire i cibi e renderli accessibili all’organismo in forma fluida. Inoltre, è co-responsabile di funzioni meno note come la regolazione del sistema immunitario o la nostra salute psichica.
- Visto in sezione, l’intestino è composto da più strati. Anche se esistono diversi gradi di dettaglio a livello di osservazione, è composto essenzialmente dal microbiota, dallo strato di muco e dallo strato di cellule epiteliali intestinali, detta anche mucosa intestinale.
- Il microbiota è la comunità di microrganismi che vivono nell’intestino, soprattutto batteri. Questo ecosistema è in uno stato di delicato equilibrio e, secondo gli studi, ha effetti di enorme portata su vari aspetti della nostra salute.
- Lo strato di muco, detto anche strato di mucosa, serve come terreno fertile per il microbiota sovrastante e protegge inoltre la barriera intestinale sottostante da agenti patogeni ed effetti meccanici.
- Lo strato di cellule epiteliali intestinali è composto da un unico strato di cellule epiteliali, tenute assieme dalle cosiddette tight junctions. Il loro compito consiste nel far passare le sostanze nutritive e contemporaneamente bloccare le sostanze estranee indesiderate.
Le fondamenta del sistema intestinale
Grazie alle sue svariate capacità, l’intestino è un sistema altamente complesso, il cui campo di applicazione spazia dalla digestione al trasporto degli alimenti con l’ausilio della muscolatura. Per poter comprendere meglio questi processi multisfaccettati, è importante conoscere la sua struttura e il modo in cui funziona. Dalle varie sezioni di cui è composto fino ai vari strati della sua parete. Qui di seguito potrai scoprire tutto ciò che bisogna sapere su questo organo meraviglioso che, oltre a svolgere la funzione fondamentale di assorbimento delle sostanze nutritizie, è anche responsabile del mantenimento della salute (intestinale) e della regolazione del sistema immunitario.
Anatomia del sistema intestinale
Anche se la struttura anatomica dell’intestino lungo la sua lunghezza non è oggetto della nostra analisi, diamo un rapido sguardo generale per conoscerlo più da vicino. L’intestino si trova nella parte inferiore dell’addome ed è protetto dai tessuti e da uno strato di muscoli. In modo approssimativo, si divide in tre parti: l’intestino tenue, l’intestino crasso e l’intestino retto. Nel suo percorso attraverso il corpo i cibi assunti compiono un tragitto lungo fino a sette metri. La porzione più sviluppata in lunghezza è quella del piccolo intestino o intestino tenue, che si collega direttamente allo stomaco.
Il compito dell’intestino tenue è ricavare dal bolo alimentare predigerito dallo stomaco le sostanze nutritizie e di sottrarre già circa l’80% del suo contenuto liquido. Grazie alle sue numerose pieghe, protuberanze e filamenti sottili (i cosiddetti microvilli), la sua superficie interna è molto più ampia di quanto sembri a prima vista. La superficie dell’intero intestino è di oltre 30 metri quadri. Qui il cibo sosta per alcune ore ed entra in stretto contatto con gli enzimi della digestione e con la parete intestinale, tramite la quale le sostanze nutritive entrano nella circolazione sanguigna.
La valvola ileocecale segna il punto in cui l’intestino tenue sfocia nell’intestino crasso (colon). Dietro questa sorta di “chiusa” inizia la prima sezione dell’intestino crasso (intestinum crassum). Qui vengono sottratti al bolo alimentare le rimanenti sostanze nutrienti e l’umidità per addensarlo ulteriormente e prepararlo per l’espulsione sotto forma di feci attraverso l’ultima parte del tratto intestinale, l’intestino retto, lungo circa 15 cm.
L’intestino retto è l’ultima parte dell’intestino e segna la fine dell’apparato digerente. Avvolge un muscolo anulare interno e serve a immagazzinare i componenti nutritivi indigeribili che vengono espulsi dall’organismo.
Funzioni del sistema intestinale – Non solo la digestione
Il sistema intestinale è un vero e proprio tuttofare. La sua funzione primaria, che consiste nell'assimilare il cibo ingerito, è nota a tutti. Ma, oltre a questa, svolge una vasta gamma di altre funzioni vitali, meno conosciute. Tra queste rientrano, ad esempio, le seguenti:
- L’assorbimento di acqua ed elettroliti (speciali sali minerali).
- La regolazione del metabolismo e del bilancio energetico.
- La partecipazione essenziale ai processi del sistema immunitario (l’80% delle reazioni di difesa avvengono qui).
- Il contributo al nostro benessere interiore grazie al vivace scambio con l’intestino (“asse intestino-cervello”).
- E tanto altro ancora.
Malattie e disturbi della parete intestinale
Come ogni parte del nostro corpo, anche l’intestino e, in particolare, la parete intestinale non è esente da malattie. Dato che, come accennato, rappresenta il punto di collegamento tra l’intestino e numerose funzioni dell’organismo, le malattie o i disturbi della parete intestinale possono influire rapidamente anche su altri aspetti della nostra salute e del nostro benessere.
Tra le malattie più frequenti rientrano le seguenti:
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Sindrome del leaky gut: nella sindrome del leaky gut (o dell’intestino permeabile) le cellule epiteliali della barriera intestinale, a causa di minuscoli danneggiamenti, cosiddette microlesioni, non sono più strettamente aderenti tra loro come nei soggetti sani. Di conseguenza, agenti patogeni e tossine (cosiddetti germi patogeni facoltativi) possono penetrare la parete intestinale o attraversarla e raggiungere altre parti del corpo. Questo può manifestarsi in diversi modi, ad esempio tramite disturbi intestinali, stanchezza, spossatezza o perfino una maggiore sensibilità generale al dolore.
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Sindrome del colon irritabile (IBS): la sindrome del colon irritabile (in inglese, Irritable Bowel Syndrome) è una frequente famigerata conseguenza dell’intestino permeabile. In questo caso, gli agenti patogeni attraversano la barriera intestinale e irritano il sistema nervoso enterico situato dopo la barriera. I pazienti affetti da colon irritabile soffrono di ricorrenti e spesso improvvisi attacchi di diarrea, dolori addominali e flatulenza, a volte accompagnati anche da stitichezza. Questa malattia spesso limita notevolmente la qualità della vita delle persone colpite.
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Malattie infiammatorie intestinali (IBD): malgrado la loro denominazione, peraltro molto somigliante anche in inglese, ovvero Inflammatory Bowel Diseases, si tratta di un disturbo completamente diverso dal precedente, ovvero un’infiammazione cronica dell’intestino. Anche i sintomi, in ogni caso, sono talvolta molto simili, per cui non sempre queste patologie sono facili da diagnosticare. Tra queste rientrano malattie come il morbo di Crohn o la colite ulcerosa. Sono caratterizzate da crampi, stanchezza, perdita di peso e perfino diarrea (emorragica).
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Allergie e intolleranze alimentari: un'anomalia dei vari strati dell’intestino può far sì che determinate sostanze apparentemente innocue superino la barriera intestinale ed entrino così nella circolazione sanguigna. La conseguenza può essere un maggiore rischio di intolleranze alimentari, ad esempio al lattosio o al glutine. Sono anche possibili allergie a determinati alimenti. Tra i sintomi tipici rientrano, tra l’altro, disturbi del tratto gastro-intestinale, così come eruzioni cutanee, problemi respiratori e, in casi estremi, choc anafilattico.
- Celiachia: nella celiachia il glutine o la sua sottofrazione, la gliadina, causa un’infiammazione cronica e il danneggiamento della mucosa dell’intestino tenue. Non si tratta di un’allergia e nemmeno di un’intolleranza, bensì di una reazione autoimmune. A causa dell’infiammazione, i villi intestinali regrediscono, riducendo la superficie dell’intestino tenue. Di conseguenza, può accadere che non vengano più assorbite sufficienti sostanze nutritive.
L’anatomia della barriera intestinale – Strati della parete
A livello superficiale, l’intestino è solo un tubo di tessuto simile alla pelle. Se si osserva la sezione della barriera intestinale, ad esempio al microscopio, appare un’immagine molto più complessa. La parete intestinale è infatti costituita da vari strati, ciascuno dei quali svolge una precisa e importante funzione.
Varie definizioni degli strati della parete intestinale
Osservando la parete intestinale si trovano in Internet numerose definizioni differenti che ne indicano i vari componenti come uno strato dell’intestino a sé stante. Il livello di dettaglio dipende in larga misura dalla definizione dei singoli punti focali.
Secondo la nostra prospettiva l’intestino è suddiviso sostanzialmente in tre strati: il microbiota, lo strato di muco e lo strato di cellule epiteliali intestinali, detto anche mucosa dell’intestino.
1. Il microbiota: il tuttofare dell’intestino
Lo strato superiore, quindi rivolto verso il lato interno dell’intestino, è costituito dal microbiota intestinale. Questa struttura complessa consiste principalmente in una miriade di batteri, ma comprende anche virus, funghi ed archei.
L’importanza del microbiota
Lo strato superiore fra i tre della barriera intestinale è il microbiota, che si trova sulla superficie dello strato di muco. Questo ecosistema composto da miliardi di batteri intestinali riveste un ruolo indispensabile per la nostra salute e quella dell’apparato digerente. Interagisce strettamente, tra l’altro, con il sistema immunitario ed è perciò fondamentale per le nostre difese immunitarie.
Quasi quotidianamente i ricercatori scoprono ulteriori influssi del microbiota intestinale su varie regioni del corpo, come la pelle o il nostro rendimento. Alcune tipologie di microbiota intestinale sono associate a malattie come obesità o psoriasi e perfino depressione o autismo. Il microbiota è oggi, perciò, uno dei campi di ricerca più promettenti e in continua crescita in ambito sanitario.
Microbiota e difese immunitarie
Il ruolo dell’intestino nei meccanismi di difesa immunitaria è una scoperta relativamente recente. Un gruppo di ricercatori dell’Università di Perugia, in Italia, ha scoperto che circa il 70% dell’intero sistema immunitario umano e l’80% delle cellule del plasma, responsabili della produzione degli anticorpi, si trovano nell’intestino.
A seguito di questa straordinaria scoperta, un team presieduto dall’immunologo tedesco Dott. Hans Christian Probst ha scoperto che il microbiota è un fattore decisivo nella risposta immunitaria. I batteri presenti nell’intestino, infatti, rilevano gli agenti patogeni penetrati e inviano immediatamente segnali di avvertimento a cosiddette cellule dendritiche, responsabili per l’attivazione della risposta immunitaria nel nostro organismo. In tal modo viene scatenata la lotta contro gli agenti patogeni.1
2. Lo strato di muco: spazio vitale e lubrificante
Lo strato di muco serve da terreno fertile per il microbiota. Il muco, separato dalla mucosa intestinale, è una sostanza gelatinosa, composta da un legame complesso di proteine, glicoproteine ed elettroliti. Oltre alla sua funzione di habitat naturale della flora intestinale, lo strato di muco svolge anche altre funzioni importanti:
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Barriera fisica: lo strato di muco protegge il sistema immunitario associato all’intestino, situato al di là dell’epitelio intestinale, già a livello puramente fisico, tenendo a distanza sostanze intruse come batteri, virus e parassiti nel tessuto intestinale e riducendo in tal modo il rischio di infezioni e infiammazioni. Le sostanze estranee riescono solo difficilmente ad attraversare questo strato quando è in condizioni sane.
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Attività antimicrobica: lo strato di muco agisce anche direttamente contro gli agenti patogeni. I germi vengono eliminati attraverso l’immunoglobulina A secretoria (slgA), presente all’interno della mucosa. Si tratta di particolari anticorpi, costituiti da cellule immunitarie e rilasciati nello strato di mucosa. Qui aderiscono agli intrusi indesiderati e li espellono attraverso le feci, prima che raggiungano la mucosa intestinale e qui possano causare danni.2
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Regolazione della risposta immunitaria: lo strato di mucosa, ma soprattutto il microbiota che vi abita, sono in stretto rapporto di reciproco scambio con l’epitelio intestinale, ovvero con lo strato esterno della parete intestinale. Questa comunicazione controlla le difese immunitarie dell’intestino per intervenire rapidamente e in modo mirato contro eventuali pericoli. In tal modo la flora intestinale può trasmettere segnali alla barriera intestinale. Questa “traduce” i segnali ricevuti e può richiedere una corrispondente reazione immunitaria. Viceversa, il sistema immunitario, ancora una volta tramite la barriera intestinale come interfaccia, può dare il comando al microbiota di modificare la propria composizione.
- Modulazione della flora intestinale: nei soggetti sani lo strato di mucosa è popolato da una fitta coltre di batteri buoni. Dato che lo strato di muco crea i requisiti ottimali per la loro proliferazione, impedisce al tempo stesso che in questa coltre si creino buchi, attraverso i quali possano propagarsi batteri di decomposizione, responsabili delle malattie. L’equilibrio della flora intestinale è perciò decisivo per il mantenimento della salute (dell’intestino).
3. La mucosa intestinale: il sistema di filtraggio dell’intestino
Lo strato di cellule epiteliali intestinali è spesso denominato anche mucosa intestinale. È lo strato più basso della parete intestinale e funge da interfaccia tra il microbiota e numerosi aspetti della salute dell’intero organismo, senza parlare della sua importanza fondamentale per l’apparato digerente.
Chi pensa che la mucosa intestinale sia solo una superficie liscia che secerne muco, ossia mucosa, si sbaglia. Si tratta di una membrana composta da un monostrato sottilissimo di cellule epiteliali, che funge da filtro. È sia attraversabile dai nutrienti, sia in grado di trattenere gli agenti patogeni, impedendo che entrino nella circolazione sanguigna.
In tal modo le cellule della mucosa intestinale si rinnovano completamente ogni 3 o 5 giorni. Questa rapida velocità di rinnovamento delle cellule è necessaria per resistere alla costante azione dei succhi gastrici dell’apparato digerente, degli agenti patogeni e delle sollecitazioni meccaniche causate dal bolo alimentare.
Struttura e funzionamento dello strato di cellule epiteliali intestinali
Qui di seguito esaminiamo più dettagliatamente la struttura dello strato di cellule epiteliali intestinali ovvero della mucosa intestinale:
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Cellule epiteliali: l’elemento costitutivo dello strato di cellule epiteliali intestinali è rappresentato dalle omonime cellule epiteliali, che formano un unico strato sottilissimo sulla superficie dei villi intestinali. Svolgono la funzione di “buttafuori”, lasciando passare i nutrienti (riassorbimento) e respingendo al tempo stesso le sostanze estranee. Vengono tenute strettamente assieme da speciali collegamenti intracellulari, le cosiddette ‘tight junctions’.
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Ghiandole mucose: al centro delle cellule epiteliali si trovano, inoltre, le ghiandole mucose, che producono la mucosa necessaria come terreno fertile per il microbiota, il quale svolge, inoltre, ulteriori compiti come lubrificante naturale e protegge dalle sollecitazioni meccaniche.
- Tessuto linfoide associato all’intestino (Gut Assoc. Lymph. Tiss - GALT): l’epitelio intestinale è strettamente connesso al tessuto linfoide associato alla mucosa, un’area specializzata del sistema immunitario, che è piena di linfociti e di altre cellule immunitarie ed è responsabile per la risposta immunitaria all’interno dell’intestino.
Come funzionano insieme i tre strati dell’intestino?
Nessuno dei tre strati dell’intestino è un sistema completamente autonomo. Tutti e tre sono in costante interazione tra loro. Le alterazioni di uno strato possono influire anche indirettamente sugli altri due. Qui di seguito illustriamo alcune di queste interazioni.
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Microbiota e strato di muco: come accennato, lo strato di muco serve come terreno fertile per i batteri vitali presenti nel nostro intestino. Un epitelio intestinale sano, che produce muco nella giusta quantità, contribuisce, tramite questa interfaccia, all’equilibrio della flora intestinale. Una quantità insufficiente di mucosa può compromettere la riproduzione dei batteri buoni.
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Microbiota ed epitelio intestinale: l’interazione tra il microbiota intestinale e il sistema immunitario è già nota da tempo. Nuovi esperimenti condotti sui topi hanno, inoltre, dimostrato che una flora intestinale equilibrata non solo può portare ad alterazioni dei sottilissimi microvilli, ma anche a un rallentamento del rinnovamento cellulare dello strato di cellule epiteliali.3 Non solo: un autorevole studio di Yusuke Kinashi e Koji Hase ha dimostrato che un disturbo del microbiota può perfino causare lesioni della barriera intestinale, la sindrome del leaky gut (vedi grafico).4
- Mucosa ed epitelio intestinale: oltre alla sua funzione come terreno fertile del microbiota, lo strato di mucosa funge anche da barriera, impedendo la penetrazione di germi patogeni nell’epitelio5 e proteggendo inoltre in modo meccanico da lesioni, ad esempio causate dal bolo alimentare. Inoltre, un epitelio intestinale sano produce sufficiente mucosa, che “cattura” le sostanze nocive, che possono in tal modo essere espulse senza causare danni.6
Kijimea K53 Advance

Conclusione
L’intestino è un organo altamente complesso, le cui funzioni non si limitano soltanto alla digestione. È suddiviso in tre sezioni, ovvero l’intestino tenue, l’intestino crasso e l’intestino retto, che sottraggono sostanze nutritive e liquidi al bolo alimentare e lo preparano per l’espulsione.
Osservando la parete intestinale più da vicino, anche questa è suddivisa in tre sezioni altamente specializzate: il microbiota, lo strato di muco e lo strato di cellule epiteliali intestinali, detto anche mucosa intestinale. Il microbiota è una fitta rete di batteri, fondamentale per le difese immunitarie, la salute e il nostro benessere. Lo strato di muco situato al di sotto di esso funge da barriera e da protezione, supporta il microbiota e regola le reazioni immunitarie. La base è costituita dallo strato di celle epiteliali intestinali, che svolge un ruolo particolare: funge da filtro, che lascia passare i nutrienti e respinge le sostanze nocive.
Gli strati dell’intestino sono strettamente collegati tra loro e si influenzano reciprocamente. Per questo è importante considerare sempre la parete intestinale nel suo complesso.
Domande frequenti
Cos’è la mucosa?
Per mucosa si intendono le membrane mucose che rivestono le superfici di diversi organi cavi del nostro organismo. Ciò include anche l’epitelio intestinale, che svolge un’importante funzione di filtro ed è inoltre responsabile della produzione di muco.
Flora intestinale e mucosa intestinale sono la stessa cosa?
Sì, la flora intestinale è un termine scientifico con cui si indicano le membrane mucose, tra cui la mucosa intestinale (detta anche epitelio intestinale o barriera intestinale).
Cosa si intende per leaky gut?
Leaky gut (o sindrome del leaky gut) è un danneggiamento della barriera intestinale, in cui, nello strato di cellule epiteliali dell’intestino, si creano piccolissime lesioni, le cosiddette microlesioni. In questa condizione, le cellule epiteliali, che sono tenute assieme da cosiddette ‘tight junctions’, non aderiscono più perfettamente tra loro. A causa di questa barriera intestinale ‘bucherellata’, germi patogeni come batteri, tossine e altri agenti responsabili di malattie possono penetrare nel sistema circolatorio e nei vasi sanguigni e causare varie patologie, come ad esempio la sindrome del colon irritabile o numerosi altri sintomi, come la costante sensazione di stanchezza.
La flora intestinale è uno strato dell’intestino?
La flora intestinale, la cui denominazione scientifica è microbiota intestinale, indica la comunità di microorganismi che vivono all’interno dell’intestino. Questo ecosistema composto principalmente da batteri si basa su un delicato rapporto di equilibrio e riveste un ruolo fondamentale per il nostro sistema immunitario e il nostro benessere. La flora intestinale si trova sulla superficie dello strato di muco ed è parte integrante di tale strato, ma, a seconda della definizione, può essere considerata anche uno strato a sé stante.
L’intestino crasso e l’intestino tenue fanno parte dell’apparato digerente?
Sì, l’intestino crasso (incluso l’intestino cieco) e l’intestino tenue (incluso il duodeno) fanno parte del sistema digerente. Il nostro intero apparato digerente comprende il cavo orale, la ghiandola parotide, la ghiandola sottolinguale, la ghiandola sottomandibolare, l’esofago, il fegato, la cistifellea, lo stomaco, il pancreas, l’intestino tenue, l’intestino crasso, l’appendice, l’intestino terminale e l’ano (retto).
Fonti:
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