Microbiota intestinale

Ricostruire una flora intestinale sana: come supportare la flora intestinale, rafforzando in tal modo il sistema immunitario

Tempo di lettura: 11 min
a cura di Thomas Weber-Lorenz
a cura di Thomas Weber-Lorenz
Martin Gschwender – Specialista in materia di micronutrienti

Revisione scientifica a cura di: Martin Gschwender

Il nostro intestino è un vero e proprio centro di energia di primaria importanza per la nostra salute e non solo un organo deputato alla digestione: l’intestino, infatti, influenza notevolmente il nostro intero benessere. Il segreto del suo corretto funzionamento è una flora intestinale forte ed equilibrata in grado di supportare l’assunzione di sostanze nutritive, rafforzare il sistema immunitario e contribuire a difendere l’organismo dagli agenti patogeni. Oggi vogliamo darti alcuni utili consigli pratici su come ricostruire la tua flora intestinale.

Rafforzare la flora intestinale per un sistema immunitario sano

In sintesi

  • La flora intestinale, detta anche microbiota intestinale, è composta da miliardi di microorganismi presenti nell’apparato digerente. Favorisce la digestione, l’assunzione dei nutrienti e il sistema immunitario, rinforza la barriera intestinale, produce vitamine indispensabili e contribuisce in modo sostanziale alla produzione di determinati ormoni. Un microbiota intestinale sano è fondamentale per il benessere generale.

  • Se la flora intestinale è danneggiata, questa alterazione può manifestarsi in vari modi: da problemi di digestione, variazioni di peso e irritazioni cutanee fino a stanchezza, esaurimento e disturbi psichici, per non parlare di frequenti infezioni, infiammazioni o allergie e intolleranze.

  • L’assunzione di antibiotici, farmaci spesso indispensabili, non elimina solo i batteri cattivi, ma anche quelli buoni. L’ovvia conseguenza è uno squilibrio della flora intestinale (“disbiosi”), che può avere gravi ripercussioni su molte funzioni dell’organismo.

  • Per rinforzare il microbiota intestinale nella sua naturale varietà (numerose famiglie di batteri differenti) e numerosità (numero elevato dei “membri di ogni famiglia”), è possibile adottare vari accorgimenti: da un’alimentazione equilibrata all’attività fisica e alla gestione dello stress. Anche le colture batteriche probiotiche presenti in determinati alimenti o in forma concentrata in cosiddetti probiotici possono dare un contributo.

 

Cos’è la flora intestinale e perché è importante?

La flora intestinale, detta in termini scientifici “microbiota intestinale”, è un ecosistema complesso composto da miliardi di microorganismi presenti nel nostro apparato digerente. Questi minuscoli esseri viventi, tra cui batteri, virus, funghi e archei, formano una comunità, la cui interazione armonica influenza quasi tutti gli aspetti della nostra salute.

Per questo la flora intestinale è molto più di un alleato invisibile. Non solo è responsabile della digestione e dell’assunzione delle sostanze nutritive, ma è anche fondamentale per lo sviluppo e la regolazione del sistema immunitario. Una flora intestinale sana può rinforzare la barriera protettiva naturale del nostro intestino, proteggere da microorganismi nocivi, svolgere un effetto antinfiammatorio e promuovere la formazione di vitamine essenziali.

Negli ultimi 20 anni i ricercatori hanno scoperto sempre più collegamenti di questo tipo, tanto da considerare l’intestino come il centro del nostro benessere. Oltre a influire sul peso e sulla salute della nostra pelle, il microbiota intestinale influenza anche la nostra psiche!

Se viene meno l’equilibrio del microbiota, ovvero se la varietà e la numerosità dei batteri intestinali si riducono e prendono il sopravvento i batteri nocivi, si parla di “disbiosi”, che si può manifestare in svariati modi: disturbi digestivi e irritazioni cutanee, indebolimento del sistema immunitario, variazioni di peso e sbalzi d’umore. Di conseguenza, è consigliabile prendersi attentamente cura della flora intestinale, soprattutto in presenza di disturbi.

 


I vari livelli della barriera intestinale

 

I compiti della flora intestinale nel sistema immunitario

La nostra flora intestinale è un elemento chiave per il nostro organismo e svolge svariati compiti di vitale importanza:

  • Rafforzamento della barriera intestinale: lo strato di cellule epiteliali intestinali (barriera intestinale) è lo strato più basso dei tre strati che compongono la parete dell’intestino. Sopra questo strato si trovano lo strato di muco e il microbiota (flora intestinale). Mentre lo strato di muco serve al microbiota come terreno fertile, la barriera intestinale svolge un’importante funzione filtrante: da un lato, deve far passare importanti sostanze nutritive, dall’altra, tuttavia, deve impedire il passaggio di sostanze nocive, tossine e, facoltativamente, germi patogeni. Un interessante studio condotto dai ricercatori giapponesi Yusuke Kinashi e Koji Hase ha dimostrato che una flora intestinale equilibrata può potenzialmente danneggiare la barriera intestinale al punto tale da causare la cosiddetta ‘sindrome del leaky gut’.1 Viceversa, un microbiota intestinale sano può anche contribuire a una barriera intestinale forte.

  • Modulazione della risposta immunitaria:i batteri presenti nell’intestino riconoscono l'ingresso di agenti patogeni inviando segnali alle cellule dendritiche, che sono responsabili dell’attivazione della risposta immunitaria nel nostro organismo, e innescano perciò la lotta attiva agli agenti patogeni.

  • Sviluppo del sistema immunitario: nei primi anni di vita la flora intestinale svolge un ruolo chiave allenando il sistema di difesa dell’organismo [sistema immunitario e intestino]. Aiuta, infatti, a costruire correttamente le cellule del sistema immunitario e a preparare alle molteplici sfide che l’organismo deve affrontare nel corso della vita.2

  • Produzione di immunorinforzanti: alcuni batteri intestinali svolgono una vera e propria azione biochimica e producono sostanze, quali gli acidi grassi a catena corta, che calmano il sistema immunitario e tengono a bada le infiammazioni.

  • Sviluppo di tolleranza: la flora intestinale insegna al sistema immunitario a distinguere tra amici e nemici. Contribuisce a evitare reazioni eccessive a sostanze innocue che altrimenti potrebbero causare intolleranze o allergie e favorire lo sviluppo di reazioni autoimmuni.


Quali disturbi sono indici di una flora intestinale danneggiata?

Una flora intestinale danneggiata o un microbiota intestinale alterato possono manifestarsi in diversi modi. Alcuni sintomi frequenti sono:

  • Problemi cutanei: dato che il microbiota intestinale e il sistema immunitario sono tra loro strettamente collegati, in caso di squilibrio batterico l’organismo può rivolgere i propri meccanismi di difesa contro sé stesso. Di conseguenza, questo può favorire l’insorgenza di malattie auto-immuni come psoriasi, acne o neurodermatite.

  • Allergie/intolleranze: di norma, il microbiota è utile nella regolazione del sistema immunitario. Un microbiota intestinale equilibrato può aumentare la predisposizione dell’organismo alle infiammazioni, per cui il sistema immunitario ha reazioni di ipersensibilità a sostanze innocue. Di conseguenza, aumenta il rischio di reazioni allergiche.

  • Infezioni frequenti: un sistema immunitario indebolito a causa di una flora intestinale danneggiata può causare una maggiore predisposizione a malattie infiammatorie e difficoltà a riprendersi completamente o in tempi rapidi dalle infezioni.

  • Variazioni di peso: gli aumenti o le diminuzioni di peso apparentemente inspiegabili possono anch’essi essere indice di un microbiota danneggiato. Il motivo: alcuni batteri intestinali regolano l’assunzione di calorie, il metabolismo dei lipidi e il senso di fame, cosa che può portare da uno stato di equilibrio a una disbiosi.

  • Stanchezza e spossatezza: una flora intestinale danneggiata può compromettere l’assunzione di importanti sostanze nutritive, quali vitamine, sali minerali e oligoelementi, nonché la produzione di neurotrasmettitori (ad esempio gli ormoni della felicità: serotonina e dopamina). Le conseguenze possono essere cali di energia e malattie croniche.

  • Problemi psichici: il nostro intestino comunica direttamente con il cervello e viceversa. Uno squilibrio dei laboriosi abitanti del nostro intestino può alterare queste importanti interazioni e favorire disturbi psichici come sbalzi di umore o stati d’animo depressivi.

  • Problemi di digestione: tra i sintomi più frequenti di uno squilibrio del microbiota intestinale rientrano diarrea, dolori addominali, flatulenza e stipsi. Questi sintomi insorgono o si acuiscono quando la flora intestinale non è in grado di scomporre e processare gli alimenti in modo efficiente.

 

Sintomi di una flora intestinale alterata

 

In che modo l’assunzione di antibiotici influenza la flora intestinale?

Gli antibiotici sono indispensabili nel trattamento delle infezioni batteriche, ma hanno anche un rovescio della medaglia: non attaccano solo gli agenti patogeni ma contemporaneamente anche gli utili alleati dell’organismo, scombussolando completamente il sensibile equilibrio della flora intestinale. Questo può avere pesanti ripercussioni su vari aspetti:

  • Riduzione dei batteri utili: Gli antibiotici non distruggono solo i batteri nocivi, ma anche quelli utili. I batteri intestinali benefici per la salute dell’intestino, ad esempio lattobacilli e bifidobatteri, vengono perciò rimpiazzati dai batteri dannosi, che prendono così il sopravvento.3

  • Alterazione della varietà di batteri: A seguito di questo “annientamento completo” all’interno dell’intestino causato dai principi attivi antibatterici non solo viene ridotto il numero di batteri utili, ma anche la loro varietà. Di conseguenza, agenti patogeni dannosi come il Clostridioides difficile (precedentemente denominato Clostridium difficile), che sono potenzialmente insensibili a molti antibiotici, possono diffondersi e soppiantare i batteri intestinali buoni. Questo può favorire complicazioni, come gravi forme di diarrea.

  • Alterazioni delle attività metaboliche: Se i batteri utili, responsabili della scomposizione di importanti sostanze nutritive, diminuiscono per effetto di principi attivi antibatterici, viene compromessa anche la formazione di acidi grassi a catena corta. Queste alterazioni possono influire negativamente sul sistema immunitario, sulla predisposizione a infiammazioni e sulla salute in generale.

Per “ripristinare” il microbiota naturale dopo questo vero e proprio sterminio, è consigliabile, tra le varie opzioni, una cura intestinale. Lo si può effettuare, ad esempio, con l’ausilio di alimenti probiotici e prebiotici o specifici probiotici.

 

Gli antibiotici influenzano la quantità di batteri utili della flora batterica intestinale

 

In che modo è possibile ricostruire una flora intestinale sana?

Dato che il microbiota ha influssi di vastissima portata sulla nostra salute, è lecito chiedersi se sia possibile influenzare positivamente la flora intestinale tramite provvedimenti mirati per migliorare il proprio benessere. Infatti, una flora intestinale sana non è frutto di pura coincidenza: ha bisogno di cure attive.

I seguenti consigli servono a supportare la salute dell’intestino e a favorire il benessere complessivo sia in presenza di disturbi che a titolo preventivo. Una depurazione dell’intestino o un risanamento dell’intestino di questo tipo possono eliminare sostanze nocive e microbi indesiderati e creare i presupposti per un “nuovo inizio”.


Prebiotici: il nutrimento per i batteri intestinali buoni

I prebiotici sono fibre che favoriscono la crescita di batteri intestinali utili, supportandone la moltiplicazione e respingendo in tal modo i batteri nocivi. Tra le fonti prebiotiche naturali rientrano, ad esempio, aglio, cipolle, carciofi, banane, avena e cereali.


Influsso dell’alimentazione sulla flora intestinale

Un’alimentazione sana supporta in modo decisivo la flora intestinale. Gli alimenti ricchi di fibre come frutta, verdura, cereali integrali e noci favoriscono la crescita di batteri utili e la loro varietà. Gli alimenti probiotici come yogurt e crauti forniscono colture batteriche vive, mentre gli alimenti prebiotici quali aglio e carciofi rinforzano i batteri probiotici.

Viceversa, un’alimentazione squilibrata con molti zuccheri, grassi e cibi industriali processati, può danneggiare la flora intestinale, favorendo i batteri nocivi e aumentando il rischio di disbiosi.

 

Il cibo influenza la flora intestinale sia in modo positivo che negativo

 

Consigli per il miglioramento della salute dell’intestino nella vita quotidiana

Ecco alcuni suggerimenti pratici su come supportare in modo continuativo la salute dell’intestino, perfettamente integrabili nella vita quotidiana.

  1. L’alimentazione ricca di fibre sotto forma di frutta, verdura, cereali integrali, frutta a guscio e noci favorisce la digestione, supporta la crescita di batteri intestinali utili e contribuisce, in caso di sufficiente apporto di liquidi, ad ammorbidire le feci, prevenendo la stipsi.

  2. Gli alimenti probiotici come yogurt, kefir, crauti, kimchi, latticini e altri alimenti fermentati contengono colture batteriche vive, che supportano la flora intestinale e possono migliorare la digestione.

  3. Integrazione di prebiotici nell’alimentazione: gli alimenti prebiotici come aglio, cipolle, carciofi, banane e avena forniscono fibre che nutrono i batteri probiotici e ne favoriscono la crescita. L’amido resistente, che si crea a seguito del riscaldamento ripetuto di pasta o riso, serve anch’esso come prezioso nutrimento batterico e supporta la flora intestinale.
  4. Gestione dello stress: le tecniche di gestione dello stress come meditazione, yoga, esercizi di respirazione o passeggiate all'aperto aiutano al benessere di corpo e mente. Lo stress cronico – paragonabile all’effetto dell’assunzione continuativa di cortisone – può avere effetti negativi sulla salute dell’intestino e pertanto sul benessere in generale.

  5. L’attività fisica regolare supporta la motilità dell’intestino e importanti processi digestivi. Già un movimento moderato può migliorare la salute dell’intestino.

  6. Attenzione in caso di assunzione di antibiotici: i principi attivi antibatterici dovrebbero essere assunti solo dopo un’apposita diagnosi medica e attenendosi rigorosamente alle indicazioni del medico. Molti non ci pensano, ma gli antibiotici possono compromettere la flora intestinale; per questo è molto importante prendersi cura della salute dell’intestino.

  7. I preparati contenenti batteri (“probiotici”) offrono la possibilità di supportare in modo semplice il microbiota intestinale nella vita quotidiana. L’apporto di batteri vivi può rinforzare la flora intestinale, favorire il sistema immunitario, stimolare la digestione e avere numerosi altri effetti positivi sulla salute.

  8. Regolari esami di prevenzione: rispettare tassativamente i regolari check-up preventivi del medico è fondamentale per mantenere sotto controllo la salute dell’intestino e identificare precocemente possibili disturbi.


Il contributo dei ceppi batterici e dei probiotici al ripristino della flora intestinale

I probiotici sono preparati contenenti ceppi batterici vivi, che vengono utilizzati per rinforzare il microbiota intestinale.

Per alcuni ceppi o combinazioni di ceppi probiotici sono state documentate le seguenti proprietà:

  1. Supporto dell’equilibrio intestinale: i batteri utili, come i bifidobatteri o i lattobacilli, possono essere soppiantati a favore di germi patogeni a causa di diversi fattori. Tramite i probiotici è possibile introdurre in modo mirato batteri buoni per rendere il microbiota più vario ed equilibrato.4,5

  2. Supporto della risposta immunitaria: un microbiota equilibrato, in caso di penetrazione di agenti patogeni, fa scattare un allarme e segnala alle cellule dendritiche di intervenire contro gli aggressori. Questo processo, in presenza di una disbiosi, può risultare alterato, poiché non sono più presenti sufficienti o corretti “trasmettitori”. I preparati probiotici possono rivestire un ruolo importante in tal senso.6

  3. Risanamento dell’intestino dopo una terapia antibiotica: una terapia antibiotica annienta non solo i germi pericolosi ma anche i batteri intestinali utili, spesso in modo talmente invasivo che il microbiota, in alcuni casi, non riesce a rigenerarsi completamente nemmeno a distanza di anni. Specifici preparati contenenti batteri vivi idonei mirano a ripristinare l’equilibrio della flora intestinale.7,8

  4. Miglioramento della digestione: i prodotti probiotici contengono idealmente batteri presenti naturalmente nell’intestino e supportano efficacemente il processo di digestione. Producono enzimi che scindono i carboidrati complessi e formano acidi grassi a catena corta, che costituiscono a loro volta un’importante fonte di energia per l’organismo. Questo processo risulta fortemente limitato in caso di flora intestinale disbiotica.9

I prodotti variano in termini di composizione e quantità di batteri contenuti. Per questo, prima di procedere all'acquisto, è importante informarsi a grandi linee sui criteri di qualità più importanti:

  1. Varietà: molti prodotti contengono solo alcuni, se non addirittura un solo ceppo batterico. Dato però che il microbiota naturale è molto diversificato, occorre prestare attenzione all’elevata varietà (più famiglie di batteri differenti). Attualmente il valore di riferimento è di 50 ceppi.

  2. Numerosità: anche la numerosità (il numero di “membri di ogni famiglia”) delle unità formanti colonie (UFC, che forniscono informazioni riguardo al dosaggio) è decisivo. Il valore di UFC dovrebbe essere indicato direttamente sulla confezione e in questo caso vale la regola: più è elevato, meglio è!

  3. Specificità del ceppo: oltre alla varietà e alla numerosità di batteri è necessaria anche la cosiddetta specificità del ceppo, ovvero la selezione esatta dei ceppi batterici provenienti da una famiglia di batteri (ad esempio, "B. bifidum AL77” o “B. bifidum AM96-11”). Infatti, analogamente a quanto avviene nei gemelli, anche ceppi batterici strettamente imparentati, nonostante il patrimonio genetico prevalentemente identico, possono differire sostanzialmente tra loro a livello di caratteristiche. Con una semplice indicazione, ad esempio “contiene bifidobatteri” non è di solito possibile formulare dichiarazioni scientificamente valide riguardo a un batterio.

  4. Confezionamento: per probiotici la confezione riveste un ruolo decisivo. Lo standard di riferimento (gold standard) è il cosiddetto blister in alluminio-alluminio, che protegge i batteri vitali dall’umidità dell’aria e assicura pertanto la loro vitalità fino al momento dell'assunzione. Ciò non è garantito in caso di barattoli in vetro o sacchetti di plastica una volta aperti la prima volta.

 

Blister in alluminio

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Favorisce il mantenimento di una mucosa intestinale sana attraverso la biotina (vitamina B₇) e la niacina (vitamina B₃).
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Conclusione

La salute dell’intestino o della flora intestinale è essenziale per numerose funzioni dell’organismo. Oltre a favorire la digestione, una flora intestinale equilibrata supporta il sistema immunitario, la salute della pelle, la psiche o il benessere in generale. Una flora intestinale sana non è frutto di pura coincidenza, ma richiede attenzione e cure attive. Oltre a un’alimentazione equilibrata, sufficiente movimento, ottima gestione dello stress e regolari esami preventivi, può essere utile il sostegno di un probiotico idoneo. Quest’ultimo è in grado di imitare il microbiota naturale nella sua varietà e numerosità per supportare la flora intestinale a lungo termine.

Domande frequenti

Come faccio a sapere se la mia flora intestinale è alterata?

Una flora intestinale alterata può manifestarsi sotto forma di vari disturbi come problemi cutanei, variazioni di peso, allergie, stanchezza e spossatezza, indebolimento del sistema immunitario, disturbi psichici o difficoltà di digestione. Un test delle feci presso il proprio medico o in laboratorio può indicare una flora intestinale alterata tramite l’analisi dei batteri intestinali. Inoltre, è possibile misurare numerosi marcatori per infiammazioni, reazioni al glutine, capacità digestiva, leaky gut o valore di pH per poter adottare provvedimenti mirati per il ripristino della flora intestinale.

Quali alimenti fanno bene alla flora intestinale?

Un’alimentazione equilibrata è fondamentale per una flora intestinale sana. Questa comprende alimenti ricchi di fibre (frutta, verdura, cereali integrali, frutta a guscio, noci), alimenti probiotici (yogurt, kefir, crauti, kimchi) e alimenti prebiotici (aglio, cipolle, carciofi e banane).

Come posso ricostruire il mio intestino dopo l’assunzione di un antibiotico?

Dopo una terapia antibiotica si raccomanda sempre più spesso un risanamento dell’intestino per ripristinare l’equilibrio della flora intestinale. Le disbiosi causate da principi attivi antibatterici possono essere talmente invasive da impedire in certi casi al microbiota di rigenerarsi completamente anche a distanza di anni. Oltre ad alimentazione equilibrata, gestione dello stress e regolare movimento, può essere utile il supporto di un probiotico idoneo.

Quali batteri intestinali sono preferibili in un intestino sano?

Dato che, secondo le attuali conoscenze scientifiche, nel nostro intestino vivono parecchie migliaia di tipi di batteri differenti, non è possibile fornire una panoramica completa. Tra i più diffusi rientrano Bifidobacterium, Lactobacillus, Bacteroides, Actinobacteria, Escherichia coli, Akkermansia muciniphila e Ruminococcus.

Autor des Ratgeber-Artikels zur Darmgesundheit und Ernährung – Fachkundige Tipps für eine gesunde Darm-Ernährung
Autore di questo articolo:

Thomas Weber-Lorenz

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Fonti:

[1] Kinashi Y., Hase K. (2021): Partners in Leaky Gut Syndrome: Intestinal Dysbiosis and Autoimmunity. Front Immunol. 2021 Apr 22;12:673708. doi: 10.3389/fimmu.2021.673708.
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[3] Elvers K. T., Wilson V. J., Hammond A. et al. Antibiotic-induced changes in the human gut microbiota for the most commonly prescribed antibiotics in primary care in the UK: a systematic review. BMJ Open 2020; doi:10.1136/bmjopen-2019-035677
[4] Karl J. P., Hatch A. M., Arcidiacono S. M., Pearce S. C., Pantoja-Feliciano I., Doherty L. A., Soares J. W. 2018. Effects of Psychological, Environmental and Physical Stressors on the Gut Microbiota. Front. Microbiol., 11 September 2018. Sec. Microbial Physiology and Metabolism Volume 9 – 2018. https://doi.org/10.3389/fmicb.2018.02013
[5] Mitrea L, Nemeş S.-A., Szabo K., Teleky B.-E., Vodnar D.-C. Guts Imbalance Imbalances the Brain: A Review of Gut Microbiota Association With Neurological and Psychiatric Disorders. Front Med (Lausanne). 2022 Mar 31;9:813204. doi: 10.3389/fmed.2022.813204. PMID: 35433746; PMCID: PMC9009523.
[6] Mazziotta C, Tognon M, Martini F, Torreggiani E, Rotondo JC. Probiotics Mechanism of Action on Immune Cells and Beneficial Effects on Human Health. Cells. 2023 Jan 2;12(1):184. doi: 10.3390/cells12010184. PMID: 36611977; PMCID: PMC9818925.
[7] John D., Michael D., Dabcheva M., Hulme E., Illanes J., Webberley T., Wang D., Plummer S. A double-blind, randomized, placebo-controlled study assessing the impact of probiotic supplementation on antibiotic induced changes in the gut microbiome. Front. Microbiomes, 22 March 2024. Sec. Nutrition, Metabolism and the Microbiome. Volume 3 – 2024. https://doi.org/10.3389/frmbi.2024.1359580
[8] Suez, Jotham, Zmora, Niv et al. Post-Antibiotic Gut Mucosal Microbiome Reconstitution Is Impaired by Probiotics and Improved by Autologous FMT. Cell 174, 1406–1423 September 6, 2018. 2018 Elsevier Inc. https://doi.org/10.1016/j.cell.2018.08.047
[9] Yi R., Yanni Pan Y., Long X., Tan F., Zhao X. Enzyme Producing Activity of Probiotics and Preparation of Compound Enzyme. Journal of Chemistry, 2020, https://doi.org/10.1155/2020/9140281

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